3 maggio 2010

sfincione siculo

Cibo lento per domenica lenta.
Seppur mio nonno a origini del sud italia e io, fisicamente, posso rientrare nei canoni tipici del sud, bisogna dire che non ho mai avuto tradizioni culinarie dalla terra degli avi, anche perchè mia nonna invece, che era la cuoca, era di origini svizzere.
Avevo però una compagna di Master che elogiava le qualità dello sfincione abbondantemente e quando l'altro giorno la mia dolce metà ha richiesto lo sfincione ho deciso fosse giunto il momento di provarlo. Prego dunque di avere pietà di me, voi lettrici dalla Sicilia, e se volete darmi suggerimenti saranno ovviamente ben accetti.
Ricercando in internet ho trovato mille versioni diverse, come spesso succede per le specialità regionali, quindi ho mischiato un pò tutte le informazioni trovate optando per la versione in rosso.

per la pasta
500 gr farina OO250 ml acqua circa
1 pizzico di sale
2 pizzichi di zucchero
1 bustina lievito di birra secco

Preparare la pasta di base come quella della pizza, setacciando quindi la farina con lo zucchero, il sale e il lievito e aggiungere man mano l'acqua tiepida. Impastare per una decina di minuti e coprire con un panno lasciando lievita un'ora e mezza o finchè non raddoppia. Con queste dosi mi son venute due teglie.

Per la copertura
2 barattoli polpa di pomodoro in pezzi
2 cipolle bianche
150 gr caciocavallo
acciuge
pan grattato

Mentre la pasta lievita affettare grossolanamente le cipolle, farle imbiondire in un paio di cucchiai d'olio e poi aggiungere la salsa di pomodoro. Cuocere finchè il sugo sarà cotto e ben saporito.
Tagliare il caciocavallo a fette e tostare in una padella antiaderente il pan grattato.

A questo punto dividere a metà l'impasto e lasciare coperto quello che non si usa, se, come me, non si possono mettere due teglie in contemporanea nel forno...sigh
Stendere nella teglia la pasta con le dita, lasciandola alta circa 1,5 cm.
Ungere le pasta e disporre a piacere dei filetti di acciuga. Coprire il tutto con le fette di caciocavallo. Ricoprire con la salsa e terminare con il pan grattato. Cuocere a 180° per mezzora (nel forno elettrico come il mio) se no 40 minuti in quello ventilato.

Come intuirete non è una ricetta veloce, per questo adatta per quelle domeniche pigre in cui non si mette naso fuori casa e si può cucinare con calma e pregustare il pranzo con l'odorino che si spande per casa mentre la fame cresce.

E a proposito di cucina pigra colgo l'occasione per partecipare al giveaway più pigro che c'è:

Grazie a Zucchero&sale per tanta bontà =)

1 commenti:

Cristina ha detto...

ahahaha hai ragione, è proprio pigro questo giveaway, ma aogni tanto ci vuole, no?' :)
grazie per aver partecipato e in bocca al lupo!

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