25 giugno 2010

mousse di cioccolato e felicità canaglia



Questo periodo è, come tutti i periodi della mia vita, incasinato. Non voglio annoiarvi con le mie lamentele, era solo per dire: se la ricetta della felicità esistesse...ma che ve lo dico a fare!

Il concorso di Juls "Ricette per la felicità", fatto in collaborazione a Macchine Alimentari , mi ha attirato subito subito e mi ha fatto ha dato filo da torcere perchè fondamentalmente io, se è una giornata no, non ho nessuna velleità culinaria, anzi sogno qualcuno che mi porti a casa un panino mc, tuttalpiù!
Però restava il concetto e quello mi piaceva, qualcosa da associare alla felicità... e d'istinto ho detto: CIOCCOLATO.

La ricetta che vi propongo non è mia, ma frutto di una mente assai più illuminata, però aggiungo un tip utile per far si che non vi riduciate a tentarla mille volte come me per riuscirci. Inoltre se avete un freezer più grande di una scatola di scarpe, non solo vi invidio molto, ma potete tenere il ghiaccio sempre pronto e farla davvero nei giorni un pò tristi perchè è velocissima e pronta all'uso!

Cioccolato chantilly di Dario Bressanini

Sul sito di Dario potrete leggere la spiegazione scintifica...io banalmente vi racconto la ricetta.

100 gr cioccolato fondente (da 70% in su)
acqua
ghiaccio

per calcolare la quantità d'acqua dovete usare questa formula:
grassi su 100gr di cioccolato x 100 / 34

La quantità di grassi presenti del cioccolato varia da marca a marca, mentre 34 è la percentuale che deve mantenersi di grasso rispetto l'acqua.

[Se avete una bacinella di alluminio mettetela in freezer prima di iniziare, poi vi spiego perchè.]

Fatti i calcoli mettere sul fuoco un pentolino col fondo spesso, oppure un recipiente a bagno maria, e scioglieteci il cioccolato. Quando sarà tutto sciolto togliete dal fuoco e aggiungeteci l'acqua. Mescolate bene finchè non si sarà emulsionato il tutto (l'acqua non si deve più vedere).

A questo punto tirate fuori la bacinella se l'avete e mettetela all'interno di un recipiente più grande col ghiaccio, insomma deve mantenersi refrigerata dall'aesterno. Versateci dentro il cioccolato e montate con la frusta elettrica per due minuti.

Il mio consiglio è appunto quello della ciotola già molto fredda, altrimenti quando versate il cioccolate attendente 5 minuti prima di attaccare con le fruste in modo che si raffreddi bene il composto.

Insomma più difficile a spiegarsi che a farsi, lo assicuro.

A questa bontà di cioccolato puro io aggiungo una maschera per il viso al cioccolato e la giornata, magari non sarà delle migliori, ma avrà un gusto buonissimo!

21 giugno 2010

involtini di vitello con formaggio e amaretti

Ultimamente sento l'arrivo dell'estate e sono un pò persa. Tutto ciò nonostante la pioggia e le temperature autunnali che non ci abbandonano. Persa nel senso che riesco ad uscire di casa senza cellulare e portafoglio e accorgermene quando sono già in centro, cose così.
Mi consola il fatto che i fornelli funzionano di nuovo, anche se per non rischiare che si ripresenti il problema dovremmo cambiare il frigorifero... più abito in questo buco-locale più vorrei picchiare l'architetto che l'ha arredato senza la minima logica... grrrr, meglio non pensarci.

Quella di oggi è una non-ricetta, più che altro è un modo che adoro per fare velocemente e in maniera strabuona le classiche fettine di vitello, quelle che si tengono in frigo perchè sono comode e che poi, una volta passate in padella, sembrano suole di scarpa.

fettine di vitello
amaretti
formaggio dolce, tipo asiago
brandy o qualsiasi vino liquoroso
aromi, io rosmarino

Battere leggermente la fettina, mettervi al centro l'amaretto sbriciolato e qualche pezzettino di formaggio e chiudere arrotolando e fermando i lati con stuzzicadenti. Se si chiude ben fisso il formaggio non uscirà in cottura.
Cuocere in padella facendo prima dorare gli involtini con poco olio e gli aromi, poi bagnarli con brandy finchè non sono cotti. Basteranno pochi minuti per lato e voilà!



14 giugno 2010

manzo marinato con cipollotti e asparagina

La verità è che questa è una ricetta vecchiotta, ma per fortuna che ci sono un pò di scorte visto che il mio problema con le piastre ancora non è risolto e io ieri, tenetevi forte, sono arrivata a cuocere la pasta nel microonde! Lo so, è qualcosa di assurdo su più livelli e vorrei che voi prendeste qualche minuto di tempo, andate in cucina e rendetevi conto delle fortuna di avere una cucina funzionante. Perchè tutti noi sogniamo cucine più grandi, più accessoriate, più perfette, ma senza i fornelli, la vita è dura, ve lo assicuro.
Ora, dopo questo sfogo semiserio, passiamo alla ricetta, o meglio, al perchè ho scelto questa. Quando sono un pò giù, o dopo una giornata stancante, a me viene voglia di giapponese. Il pensiero di un bel pezzo di pesce crudo mi fa star bene, ma anche di un tamagoyaki o dei soba. Insomma mi va bene tutto, basta che abbia quel gusto agrodolce dell'orientale!

a persona:
3 cipollotti fresci
50 gr asaragina
100 gr fettine sottilissime di manzo
riso bianco qb
mirin
salsa di soia

Il riso ovviamente andrebbe fatto alla giapponese, magari con la ricecooker, però fate vobis.
Mettete le fettine di carne in due cucchiai di salsa di soia e due di mirin a marinare almeno una mezzora in frigo.
In un padellino versate due cucchiai d'olio e i cipollotti tagliati a fettine sottili, usate anche la parte verde più morbida. Quando sono appassiti aggiungete l'asparagine tagliuzzata (le puntine lasciatele intere of course) e due cucchiai di mirin. Coprite col coperchio e lasciate cuocere finchè si sarenno ammorbiditi, a quel punto aggiungete la carne con la sua marinatura e cuocete a fiamma viva facendo evaporare un pò i liquidi, ma non del tutto, che sul riso ci sta bene il sughino. In poco più di un minuti la carne sarà cotta, a questo punto basta inscodellare e armarsi di bacchette.

6 giugno 2010

barchette con lemon curd e lamponi



Finchè la barca va...

Finalmente è arrivata l'estate, il caldo, il sole, la voglio matta di mare e invece le vacanze sono lontanissime...sigh

Ma come sempre in questa casa i problemi sono continui e infatti le nostre piastre elettriche da monolocale hanno deciso di scioperare. Ogni volta che si prova ad accenderle fanno saltare la luce e mi ritrovo a dover cucinare sempre e solo con microonde e fornetto.
E allora io che faccio?
Mi ingegno! Perchè se ho voglia di dolce DEVO soddisfarla.

Così sono nati questi pasticcini piccini picciò che sono peggio delle ciliege, uno tira l'altro!

per circa 30 barchette
100 gr farina
1 cucchiaio d'olio EVO
1/2 cucchiaino di lievito
latte di cocco qb

La pasta è proprio fatta sperimentando. Mi son detta che se con la birra andava bene allora funzionava anche con altri liquidi. Ho impastato aggiungendo alla fine meno di 50 ml di liquido. Ho lasciato riposare mezz'oretta e poi ho steso col mattarello e messo negli stampini mignon. Ho bucherellato bene la pasta per non farla gonfiare e le ho cotte pochi minuti, finchè non colorivano appena. Devo ammettere che il cocco ha più che altro profumato l'aria perchè una volta cotto non si sente molto.

per una ciotola di lemon curd (io ne ho usata solo mezza dose per riempire le barchette)
2 limoni
100 gr zucchero
40 gr burro
2 uova

In una ciotola adatta al microonde ho unito il succo e la buccia grattuggiata dei limoni con lo zucchero e il burro e li ho cotti al massimo (800) per 5 minuti. Ho unito le uova mescolando bene e ho cotto per 6 min. Ho mescolato e cotto per un altro minuto. L'ho lasciato 5 minuti nel microonde a riposare e poi, a voi lo dico, ci ho dato una passata di minipimer perchè era un pò grumoso... Se avete un fornello funzionante credo venga meglio se lo cuocete sul fuoco =)

A questo punto riempite le barchette con il lemon curd e guarnite con un lampone (o altri frutti di bosco, io vado matta per i lamponi anche se ogni volta per comprarne un cestino devi vendermi un rene!) e una spolverata di zucchero a velo. Voilà!

1 giugno 2010

torta fredda allo yogurt con salsa di fragole

Un must: la torta di yogurt cameo. Suvvia tutti l'abbiamo mangiata almeno una volta. In tempi non sospetti io la consideravo un vero dolce e si esibiva in tutte le occasioni. La cosa che mi fa più sorridere oggi era che decoravamo con le fettine di fragola la superficie, così ci sembrava più elegante. Ma attenzione, non voglio rinnegare il passato e aggiungo: me la mangerei ancora senza remore, è talmente buona!

Detto ciò, cosa me ne faccio di un blog di cucina se poi mangio le torte finte? Ed eccoci alla ricetta di oggi. Effettivamente il gusto si avvicina a quella Cameo e, diciamolo, la batte!
Sono partita un pò alla rinfusa mischiando suggestioni varie ed ecco che ne esce una bontà. Unica nota: io e l'agar agar ancora non ci siamo capite...a quanto pare però è solo questione di cottura, quindi la prossima volta dimezzo la dose e cuocio più a lungo...

OK
...
c'è un piccolo problema
...
non trovo la ricetta!
Ero convinta di averla segnata nel solito posto e invece, calma, respira Sibilla ora cerca tra i foglietti volanti in giro per tutta la casa...

Fiiiiuuuuù
trovato il foglietto giusto
vi è andata bene, se no vi lasciavo qui senza ricetta!

per una teglia da 22 cm

110 gr farina
65 gr zucchero di canna
75 gr burro

200 gr formaggio spalmabile
170 gr yogurt greco
50 gr panna acida
10 gr agar agar
2 cucchiai zucchero
latte

Mescolare con le punta delle dita la farina, lo zucchero di canna e il burro formando delle briciole come per un crumble. Foderare il fondo delle teglia con la carta da forno e formare la base schiacciando bene il composto col fondo di un cucchiaio. Cuocere in forno a 170° per massimo dieci minuti. Deve imbrunirsi leggermente, ma non diventare duro, quando lo metterete poi in frigo solidificherà e creerà un adorabile effetto caramellato.

Nel frattempo montate assieme il formaggio, lo yogurt, lo zucchero e la panna acida. In un pentolino versate due dita di latte e scioglieteci l'agar agar, appena arriverà a bollore comincerà a diventare una pappetta, toglierla dal fuoco, aspettare un attimo che raffreddi e poi unirla agli altri ingredienti sempre montando in modo da non formare grumi. Versare il tutto sopra la base e mettere in frigo per almeno 3-4 ore.

La salsa l'ho fatta molto ad occhio perchè avevo un mezzo cestino di fragole che chiedeva pietà. Le ho messe in un pentolino alto con due cucchiai di zucchero, il succo di mezzo limone e ho cotto finchè non sono ammorbidite. Ho aggiunto due cucchiai di marmellata alla fragole e mandarino e poi passato al minipimer. Le cose semplici a volte sono le migliori =)